Il Tribunale di Roma accoglie il ricorso e ordina all’Azienda regionale di riammetterlo presso “il posto precedentemente occupato”
Ci siamo, la breccia è stata aperta. La Giustizia ha dato ragione ai Lavoratori – e al SUL – nonché torto alla Compagnia regionale Cotral SpA, per ciò che riguarda i trasferimenti del personale. A sancirlo l’ordinanza emessa dalla Prima Sezione Lavoro del Tribunale di Roma, presieduta dal Giudice Anna Pagotto, che rispedisce al mittente, e cioè all’Azienda, il provvedimento preso contro un suo dipendente. È un punto di partenza che consacra, mai come adesso, le battaglie condotte dal Sindacato.
La querelle ha avuto inizio quando il lavoratore si è visto trasferire in un altro impianto aziendale. Decisione che il SUL ha subito impugnato, mediante l’avvocato Francesca Rossi dello studio legale convenzionato Giangolini – Rossi, chiedendo al Tribunale l’immediato rigetto. Nella giornata di venerdì 7 aprile è giunta l’ordinanza, eclatante, che “sospende”, recita il documento della Dottoressa Pagotto, “l’efficacia del provvedimento di trasferimento disposto nei confronti di….[il dipendente, Ndr] e ordina a Cotral di riammettere in servizio il ricorrente presso il posto precedentemente occupato”. Un sussulto. Tre righe che incrinano le convinzioni dell’Azienda.
“Questa dimostra”, commenta il Segretario del SULCT Renzo Coppini, “che le nostre battaglie non sono campate in aria, benché se ne dica. La strada intrapresa è quella giusta, noi continueremo a esserci, affianco e in difesa dei Diritti dei Lavoratori”.