Porto Cagliari al collasso. Il SUL: “Vergogna. Lavoratori in povertà”

Blitz dei lavoratori della CLP, senza stipendio, nella sede dell’Autorità Portuale. La Segretaria Massoni: “Acconto umiliante e neanche è stato versato”

Sono senza certezze, in balia degli eventi, i lavoratori portuali della società CLP, che attendono ancora lo stipendio e il pagamento di tredicesima e quattordicesima. “Siamo stremati”, attacca la Segretaria Regionale del SUL Roberta Massoni, “la situazione per noi è disperata e ogni giorno che passa diventa sostenibile”. Del resto le condizioni finanziarie della società sono devastanti, il buco nel bilancio dovrebbe aggirarsi attorno ai 2 milioni di euro, secondo le indiscrezioni. Dati allucinanti che di certo non depongono in favore dei dipendenti.

Da qui il blitz nella sede dell’Autorità Portuale di ieri mattina, 27 aprile, attraverso il quale dipendenti sono riusciti a ottenere un confronto con il Segretario Generale Roberto Farci. Nell’incontro, svoltosi in un clima teso, come testimoniano le immagini del quotidiano Cagliaripad, l’Agenzia ha assicurato che sarebbe stato versato il 40% degli stipendi.

“È umiliante, un’elemosina”, taglia corto Massoni, e non si può darle torto: sono, infatti, 20mila euro le risorse messe in campo dalla committente CICT, davvero pochine rispetto ai 48 operatori in attesa della mensilità. Basta farsi due calcoli. Tuttavia, malgrado le garanzie, neanche quel misero acconto si è visto nei conti correnti della CPL. “C’è stato detto”, spiega la Segretaria, “che entro giugno sarà creata un’agenzia del lavoro che assorbirà noi lavoratori, dovrebbe essere dalle società che operano già al porto. Per noi l’importante è che si risolva quanto prima questa situazione di stallo”.

“Stando ai tempi burocratici”, commenta il Segretario Nazionale del SULCT Antonio Pronestì, “l’agenzia del lavoro sarà sicuramente portata a compimento oltre maggio, i lavoratori e le loro famiglie non possono di certo aspettare. È inconcepibile anche lo scaricabarile di tutti gli attori che operano al Porto Canale. Sarebbe opportuno che la CICT facesse direttamente il bonifico ai lavoratori, lasciando il resto alla Magistratura”. “Non solo i lavoratori”, continua il Segretario, “è più di un anno che CPL non versa le quote al Sindacato, nonostante le trattenga dalle buste paga. Anche su questo, se non si troverà una soluzione, denunceremo gli amministratori per appropriazione indebita. Fermo restando che la priorità restano i lavoratori e famiglie”. Su una cosa Pronestì è sicuro: “È una vergogna che la situazione non interessi a nessuno, neanche alla committente, e che si lascino i dipendenti in povertà assoluta da mesi”.