Vien da dire, anno nuovo vecchi problemi. E sì, la Befana doveva portarsi via tutte le feste e le sciagure dell’anno passato, invece…
Vien da dire, anno nuovo vecchi problemi. E sì, la Befana doveva portarsi via tutte le feste e le sciagure dell’anno passato, così almeno dice il popolare proverbio, invece, appena la vecchina ha riposto la logora scopa accanto al camino scoppiettante, sono affiorati due casi limite, nuovi ma dal sapore stantio, che hanno reso vano il suo lavoro. Peccato.
Infatti, nella giornata del 7 gennaio, due bus sono andati a fuoco, uno di Cotral l’altro di Atac, scatenando l’ira degli utenti. Ad aprire le danze la vettura dell’Azienda regionale che, partita da Sora e diretta alla volta della Capitale, si è incendiata sull’A1, intorno alle 7, appena superato il casello autostradale di Anagni. “L’autista è stato bravo – scrive Emiliano Papillo de Il Messaggero – ad accorgersi di quanto stava accadendo e ha avuto la prontezza di fermarsi in una piazzola di sosta consentendo ai passeggeri di scendere”. Qualche ora dopo è toccato a un bus della municipalizzata comandato sulla Linea 63, in corrispondenza del capolinea Monte Savello (Isola Tiberina). “E’ stato l’autista del mezzo – sottolinea Lorenzo Nicolini di RomaToday – non appena sentito odore di fumo, a scendere dalla vettura e spegnere il principio di incendio con l’aiuto di altri conducenti. Non è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Si tratta del primo autobus in fiamme del 2018”.
Due episodi in un giorno solo. Perché? Scarsa manutenzione? Difetti di fabbricazione? Sono questi gli interrogativi da tempo posti, alle rispettive Aziende, dalla Segreteria SULCT di Roma e Lazio. “Nessuno ci ha mai fornito chiarimenti esplicativi o dato risposte chiare”, spiegano dalla Segreteria SULCT Lazio, “tant’è che siamo stati costretti a presentare, il 30 marzo dello scorso anno, un esposto alla Procura della Repubblica”. “Si ritiene che, dato il notevole valore economico di ogni autobus andato a fuoco”, recita il documento, “possa configurarsi anche una responsabilità da danno erariale, di cui ugualmente si chiede di accertare gli eventuali responsabili”.