Linea B, quando la sicurezza è un’opinione

Per aver scartato un treno, con evidenti anomalie, un macchinista della Linea B si è visto recapitare un rapporto disciplinare

“L’anomalia da Lei riscontrata non era tale da legittimare lo scarto del materiale rotabile”, pertanto il treno non doveva essere scartato. Siamo sulla Linea B della metropolitana e le poche righe riportate si riferiscono alla contestazione disciplinare che Atac ha rifilato a un macchinista nei giorni scorsi. “A causa di quanto esposto”, recita ancora il documento, “il servizio subiva delle ripercussioni per la perdita di due corse”.

Il fatti risalgono alla fine dello scorso anno, quando durante l’accudienza treno in deposito – pratica che si svolge ogni qualvolta un materiale viene abilitato -, il malcapitato macchinista si è accorto che una delle botole di ispezione carrelli, posizionata nel comparto passeggeri, si presentava in modo da costituire serio pericolo per gli utenti e il personale.

A comprovare la segnalazione, riportata fedelmente nel bollettino riparazioni, l’immagine scattata dal dipendente stesso, nella quale si vedono le anomalie annotate: rigonfiamento della gomma della pavimentazione della botola e distacco della sua cornice, in alluminio. Coi suoi angoli “vivi” e il bordo affilato, come una lama, queste difformità avrebbero potuto di certo comportare il serio ferimento di chiunque.

Da qui la scelta – obbligatoria – di scartare il treno, la sicurezza non è mai troppa, soprattutto in questi casi. Ma in Azienda non l’hanno presa bene e, invece dell’encomio, per aver evitato conseguenze gravi, il macchinista si è visto consegnare un rapporto disciplinare, “in quanto l’anomalia da lei riscontrata non era tale da legittimare lo scarto”. Incredibile. “Per quanto sopra, la invitiamo a presentare”, termina il rapporto, “entro e non oltre cinque giorni dal ricevimento della presente, giustificazioni adeguate e precise in ordine al fatto contestatole”. Firmato Manuel Fantasia.

Alla luce di quanto accaduto, ci si domanda quale sia il metro di valutazione che il personale deve adottare nei casi in cui potrebbe venire meno la sicurezza.