SUL: “L’abrogazione del RD 148/31 potrebbe essere incostituzionale”

La Segreteria Nazionale del SUL trasmette, alle massime cariche dello Stato, istanza ove sono evidenziate perplessità rispetto agli emendamenti abrogativi

Comunicato Stampa
SUL: “L’abrogazione del RD 148/31 potrebbe essere incostituzionale”

 

La Segreteria Nazionale del SUL rende noto che nella giornata del 22 Giugno è stata trasmessa, alle massime cariche dello Stato (Presidente della repubblica, Governo, Gruppi Parlamentari, Conferenza Stato-Regioni e Presidenti Regioni), istanza ove sono state evidenziate perplessità e criticità costituzionale rispetto agli emendamenti inseriti nella Manovra Correttiva (D.L. n. 50 del 24.04.17). Emendamenti relativi, specificatamente, all’abrogazione del RD 148/31, che disciplina il settore degli Autoferrotranvieri, e della Legge 1054/60, estensione del RD medesimo, rivolta al personale autoservizi extraurbani.   

“Ringrazio tutti ‘noi’ Autoferrotranvieri e tutte le Organizzazioni Sindacali che, insieme, hanno permesso la riuscita a pieno di questa storica lotta”. È quanto dichiara il Segretario Nazionale del SUL Stefano Bottoni. “L’auspicio è che la nostra indignazione sia da monito e da esempio per i Lavoratori Italiani, specie dei giovani, schiacciati da un mercato del lavoro sempre più precario, privo di diritti, in cui ha pesato il silenzio di chi era deputato a tutelarli. Gli stessi che poi hanno lasciato la strada spianata agli interessi di pochi eletti, alla democrazia economica”. “Ringrazio anche quei tranvieri che si sono astenuti, perché crediamo che il confronto sia ancora un valore imprescindibile, e l’Ufficio vertenziale del Sindacato, coordinato da Alfredo Arienti, per aver profuso un lavoro così approfondito. Il quale, ci ha permesso e ci permetterà di dimostrare la nostra caparbietà, facendo altresì ritrovare l’unità di una Categoria che è stata martoriata, denigrata e violentata da scelte politico-sindacali oltremodo opinabili, che rischia seriamente di essere vittima di liberalizzazioni e privatizzazioni thatcheriane”. “Qualcuno ci può spiegare”, conclude Bottoni, “perché le multinazionali e le società dello Stato fanno a gara per acquisire le società di trasporto pubbliche definite, dalla politica e dai media, carrozzoni inutili e obsoleti”.  

Il Segretario del SULCT di Roma e Lazio Renzo Coppini aggiunge: “Concordo con la Segreteria Nazionale nel ringraziare le Organizzazioni Sindacali che, assieme, hanno permesso di raggiungere una mobilitazione eclatante, circa il 98 per cento di adesione allo sciopero del 16 giugno. La ritrovata coesione degli Autoferrotranvieri è già un grande risultato”. “Siamo consapevoli del disagio creato alla cittadinanza”, chiude Coppini, “ma confidiamo nella loro comprensione, visti i risultati deprecabili delle gestioni private di parte del TPL romano e laziale. E cioè, lavoratori non pagati, senza versamenti e con standard qualitativi e quantitativi scarsi. Ricordiamo che lunedì 26 Giugno, dalle 10 alle 14, la Categoria si ritroverà unita nel presidio sotto la sede del Ministero dei Trasporti”.